Crooked House è un film di produzione anglo-statunitense diretto da Gilles Paquet-Brenner , basato sul romanzo di Agatha Christie del 1949.
Il film è molto fedele all'originale tranne alcuni particolari.
Balza agli occhi quella testamentaria: nel romanzo si parla di due disposizioni testamentarie, la prima che assegna un tanto a tutti, e poi una seconda di cui nessuno sa nulla che assegna tutto alla nipote Sophia; nel film sono tre: la prima è quella del romanzo, la seconda è automaticamente quella che assegna tutto alla seconda moglie, in quanto mancano le firme del primo; la terza è la seconda dle romanzo.
La vicenda nel film è spostata di dieci anni in avanti, e la vicenda sentimentale tra Sophia e Charles non è affatto in svolgimento ma è finita al Cairo dove Charles è stato da lei abbandonato quando lei aveva scoperto che la sua famiglia era spiata da Charles che riferiva al Foreign Office, per certi affari compiuti da Leonides, il capofamiglia, nel mercato delle armi. Charles nel film viene poi contattato da Sophia in quanto detective privato (ma nel romanzo non esiste questa attività di Charles), tant'è vero che inizialmente per orgoglio lui vorrebbe rifiutare.
Il fatto che si rechi a casa della ragazza su suo incarico, ma foraggiato dalla polizia, chiarisce il rapporto che ha con Taverner, che nel film sollecita l'incarico del giovane sulla base del fatto che egli era figlio del Vice-Commissario morto (mentre nel romanzo il padre di Charles è ancora in attività).
La prima che incontra a casa della ragazza è la vecchia zia Edith che imbraccia un fucile da caccia con cui sta sparando a delel talpe e che parla dei modi per eliminarle (nel film Charles si ricorderà delle talpe dopo l'omicidio della tata, perchè il veleno usato nella cioccolata, il cianuro, viene usato per ammazzare tali animali: in realtà, il veleno usato nel libro è il digitale.
Allorchè nel film Charles trova il cianuro, egli trova anche il taccuino segreto di Judith dove egli trova riportata la confessione nella morte del nonno di Judith: in realtà nel libro, la rivelazione è di Edith. E' lei che l'ha letto nel taccuino, non Charles. E pertanto lei invia due lettere non una sola come nel film: una a Taverner in cui si autoaccusa, e una a Charles dicendo la verità.
Il film ovviamente aggiunge parecchio di azione alla vicenda, per esempio quando Edith con Judith si allontana in macchina per andare a buttarsi nella cava, rincorsa dall'auto con Sophia e Charles (cosa che nel romanzo non c'è: si viene a sapere che sono morte nella cava).
Infine, Judith finge di essere stata fatta oggetto di un tentativo di omicidio, tagliando con cesoie la scala di corda del rifugio sull'albero, per cui è caduta per terra da considerevole altezza nel film, mentre nel romanzo viuene colpita da un fermaporte in marmo.
I due amanti non si sa se si riconcilieranno a fine film anche pare si siano capiti, mentre nel romanzo sono stati e stanno ancora insieme quando finisce il film e lui si trova in sostanza futuro marito di un'ereditiera.
Spiccano per autorevolezza, sia Glenn Close (zia Edith) che magnetizza dall'inizio del film tutte le scene con la propria presenza, sia il vecchio Terence Stamp (l'Ispettore Taverner) con il suo bellissimo sguardo, sia Gillian Anderson (la famosa agente Dana Scully di X-Files) diventata nel frattempo una delle attrici più premiate, sia di passaporto britannico che americano, che interpreta Magda Leonides (coni capelli neri e non biondi, non l'avevo riconosciuta).
Bel film.
P. DE P.
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